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Visualizzazione dei post da 2014

Lasciare il passato alle spalle e ricominciare: la Famiglia Ricomposta.

Da qualche decennio a questa parte il numero di separazioni e di divorzi è aumentato enormemente. Oggi molto più di prima si cerca nel matrimonio la realizzazione personale ed un percorso di crescita individuale e di coppia, tollerando meno sacrifici e frustrazioni; se le aspettative non si realizzano e non si raggiunge la serenità auspicata si ricorre sempre più spesso alla decisione di separarsi. Dopo la separazione ed un periodo di solitudine molti sentono il bisogno di creare una nuova unione. Nasce quindi la famiglia ricomposta , intendendo con questo termine una coppia convivente sposata o no, con o senza figli, in cui almeno uno dei due partner proviene da un precedente matrimonio interrotto per morte, separazione o divorzio. Questa nuova tipologia famigliare, strutturalmente simile a quella tradizionale, si caratterizza per una maggiore flessibilità dei ruoli e per una continuità dei rapporti tra genitori biologici e figli, tale per cui può essere considerata una ris

La resistenza non violenta per genitori di pre e adolescenti con comportamenti violenti o autodistruttivi.

Sempre più spesso si sentono casi di genitori in seria difficoltà alle prese con figli adolescenti impossibili da gestire, come mai?   Anche in questo caso molta della responsabilità di questo fenomeno è da dare ai cambiamenti socio economici degli ultimi anni che impegnano i genitori a lavorare per tutto il giorno, tutti i giorni lasciando spesso i figli a scuola o con la baby sitter, di conseguenza gli adolescenti incorreggibili di oggi sono stati i bambini correggibili di ieri, ma che non sono stati sufficientemente seguiti. I genitori oggi sono davvero sotto pressione, diventare adulti nella nostra società è diventato estremamente complicato, per cui non riuscendo a sostenere la domanda di attenzione dei figli i genitori tendono ad essere troppo permissivi ed indulgenti dando poca struttura, ovvero regole fisse e ferree ai figli. Inoltre, c’è da dire che il genitore è il mestiere più difficile del mondo e nessuno ce lo insegna, da autodidatti stressati alle prese col mondo

FARE IL PUNTO: L'INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA

Lei si trova spesso a lavorare con donne in difficoltà durante una gravidanza desiderata o meno: quali sono le problematiche presenti in questo momento nella popolazione?  Si, spesso lavoro con donne che devono prendere la decisione e con donne che hanno un aborto spontaneo e si trovano ad elaborare psicologicamente l’evento da sole. L’interruzione di gravidanza nella nostra cultura e società è ancora vista come qualcosa di negativo, esclusivamente a danno del nascituro.  La legge italiana prevede dal  1978 la libertà di scelta da parte della donna  che può decidere o meno se portare avanti la gravidanza. Il grosso problema è che attualmente, per lo meno sul territorio toscano, vige un atteggiamento di giudizio e di disprezzo per le donne che prendono questa difficile decisione. Quali possono essere le ripercussioni psicologiche su una donna che abortisce sia spontaneamente che non?  Le ripercussioni sono soprattutto mediate dal concetto di colpa per avere ucciso qualcuno. In r

L’arrivo del primo bebè: il punto di vista dei neo papà

  L’assunzione del ruolo genitoriale con la nascita del primo bebè rappresenta, non solo per la neomamma ma anche per il neo papà , un passaggio ricco di significati ed implica un rimodellamento di sé, indispensabile per dare spazio alle nuove espressioni della personalità che la genitorialità comporta. L’ inquietudine che spesso caratterizza i neo papà, almeno durante le prime settimane dopo il parto, testimonia lo sconvolgimento emotivo che   può provocare la nascita del primo bambino. Nel caso degli uomini le cause del disagio non vanno ricercate nelle alterazioni ormonali ma nell’onere dell’assunzione di responsabilità nei confronti del nascituro e della crescita famigliare che lo pone di fronte a una serie di preoccupazioni di natura economica e lavorativa. Con il ritorno a casa della mamma e del bebè, i neo papà spesso si trovano a dover fare i conti con compiti domestici a cui non erano abituati, inoltre la stanchezza dovuta alla riduzione di sonno e allo strav

I bambini e il lutto

Parliamo ancora di bambini, uno degli argomenti più difficili da spiegare ai bambini sono appunto le perdite, sia che si tratti di una separazione che di una morte, qual è il modo giusto di farlo? E cosa si risponde alla domanda: "dove si va quando si muore?" Purtroppo la perdita, che sia, per una separazione o per una morte, fa parte della vita e di conseguenza degli adulti come dei bambini, spesso però con quest’ultimi si tende ad evitare di dare delle spiegazioni reali e ad inventare delle storie che purtroppo generano solo molta confusione e spesso incubi e paure nel bambino. se siete credenti potete dire che , se siamo stati buoni durante la nostra vita, si va in paradiso, dove poi ci si congiungerà con gli altri defunti, se appartenete ad un’altra credenza potete provare a spiegare il concetto di reincarnazione, ma dai 4 anni in poi perché fino ai tre anni di vita non sarà in grado di capire. Se siete atei è meglio non imporre la vostra visione ai bambini, sempli

La fragilità emotiva dopo il parto

  La nascita del bambino a lungo atteso con l’acquisizione del nuovo ruolo comporta per la neomamma un’immensa felicità, che sommata all’oneroso lavoro di adattamento psicologico e al ragguardevole dispendio di energia necessario per la cura del bambino e la gestione famigliare, rischia di far scivolare la neomamma in uno stato di fragilità emotiva . Tale vulnerabilità, spesso momentanea, può essere superata riconoscendo e accettando quei sentimenti che sembrano intollerabili, poiché si tende a pensare che l’unico stato ammissibile per un neo genitore sia la gioia. Non dobbiamo dimenticare che la neomamma è una persona con una storia, un bagaglio di esperienze e una rete di relazioni costruite negli anni, la maternità si configura come una frattura all’interno dell’esistenza della neomamma, la quotidianità, infatti, subisce uno sconvolgimento così come le relazioni con il partner, con i famigliari e con le amicizie. I mass media, ma anche la cultura occidentale, vei